Foto di scena scattate durante la preparazione dello spettacolo teatrale “Inferno, chiamata pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri”, di Marco Martinelli e Ermanna Montanari.

In mostra alla Biblioteca Classense, corridoio grande, Via Baccarini 3/A – Ravenna

Dal 24 maggio al 10 giugno 2018, ingresso libero

Orari: da martedì a sabato 9:00 – 19:00, domenica e lunedì 14:00 – 19:00

Scarica la cartolina della mostra

Dal 25 maggio al 3 luglio 2017 è andato in scena, tra il Teatro Rasi e la città di Ravenna, l”Inferno” (*), chiamata pubblica per la Divina Commedia di Dante Alighieri: come scrivono gli autori, Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, un’opera pensata “nei termini della sacra rappresentazione mediavale e del teatro rivoluzionario di massa di Majakovskij: tutta la città è un palcoscenico, tutti i cittadini sono chiamati a ‘farsi luogo’, a farsi comunità. La sostanza da cui si è partiti è il riconoscersi tra artisti e cittadini in una creazione comune, allo stesso tempo radicalmente democratica, perché ci mette tutti nello stesso cerchio, e altamente aristocratica, perché i percorsi artistici realizzati negli anni hanno il loro giusto peso.”

Lo spettacolo ha coinvolto oltre 700 cittadini comuni, cioè attori non professionisti, che alternandosi in scena per 34 repliche sotto la guida degli attori del Teatro delle Albe ne hanno contribuito alla realizzazione. Il clima che si respirava durante le fasi preparatorie dello spettacolo era quello di una festa vissuta con impegno, di una gioiosa collaborazione. Ogni sera, a partire dal rito scaramantico che sottolineava il senso dell’impresa collettiva, donne e uomini appartenenti a tutte le generazioni mescolavano i loro corpi e le loro anime fino all’ideale abbraccio finale in un cerchio di artisti, cittadini, spettatori che uscivano a riveder le stelle.

Le fotografie in mostra non sono una documentazione puntuale dello spettacolo, perché rappresentano solo un punto di vista soggettivo, il mio, quello di un cittadino che ha risposto alla chiamata pubblica e come tanti si è sentito via via più coinvolto e partecipe, al punto da voler catturare con la fotocamera quegli istanti vissuti con tanta intensità (vedi anche l’articolo Conoscere con il corpo: ecco perché vado all’Inferno). L’esposizione vuole essere un omaggio alla comunità che si è creata attorno alla spettacolo, “quello strano stare insieme che in certi momenti riesce a essere il teatro”, ed alla città intera che lo ha accolto ed applaudito. Appartenevo al “coro” degli Avari e Scialacquatori e, probabilmente, vi appartengo ancora.

Fotografie di Mauro Bosi.

Editing e stampa delle fotografie a cura di Daniele Casadio.

Promossa dal Comune di Ravenna ed in collaborazione con Ravenna Festival.

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(*) L’Inferno costituisce la prima parte del progetto La Divina Commedia 2017-2021, commissionato da Ravenna Festival in coproduzione con Teatro Alighieri e Ravenna Teatro/Teatro delle Albe

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